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Michele Angius – Musicista

La musica come mezzo per socializzare e per combattere le dipendenze.

C’era pure Michele Angius a esibirsi durante le tappe in Sardegna del Progetto No Dipendenze plain air.

Esibizioni che hanno richiamato centinaia di giovanissimi, sia per le meravigliose note emesse dal suo pianoforte, ma anche per la particolarità delle sue percussioni.

Angius ha infatti utilizzato tutto ciò che aveva a disposizione per suonare una batteria tanto improvvisata quanto efficace: pentole, bidoni, bonghetti e coperchi.

Percussioni improvvisate per una passione che non conosce limiti.

Quartese, 24enne, con la musica nel cuore e tanti sogni nel cassetto, sin da bambino ha sempre coltivato la sua arte. “Ho iniziato all’età di 8 anni, facendo percussioni con le pentole – ha raccontato – Poi, la volontà di crescere e migliorarsi sempre più. a 19 anni sono passato al pianoforte“.

Durante le tappe a Sassari, Nuoro, Olbia e Cagliari ha presentato un repertorio vastissimo, ma ogni pezzo adatto alle circostanze.

Dai classici, figli della sua formazione, Mozart e Chopin sino a brani più moderni, regalando persino qualche nota disco di Gigi D’Agostino.

Nelle mani di Michele c’è una vera orchestra e il giovanissimo pubblico si è innamorato delle sue note. Ma le dita non bastano, di certo.

Quella di Angius non è musica a casaccio. Ci vogliono testa e cuore per capire l’umore delle persone e quale brano proporre loro.

Suona tanto, Michele, ma dentro di sé coltiva tanti sogni, come ogni giovane: “Mi piacerebbe vivere di musica, comporre per i film e, perché no, comprarmi anche una casa”.

instagram.com/michele.angius