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Tante le tematiche trattate nel tour “nodipendenze” alla 46a tappa.

Ancora alla ribalta il tour “nodipendenze” all’Infanzia Lieta di Cagliari, giunto alla 46a tappa e che riserva una gradita sorpresa. I giovanissimi della quarta e quinta A della sezione dell’Istituto che fa parte dell’infinito universo salesiano, hanno mostrato una preparazione fuori dal comune. Si ritrovano avanti rispetto a quella che è la media generale nelle altre realtà finora visitate. Domande intelligenti per interagire con i relatori, soprattutto con Alex Musa, sempre empatico nel porsi all’attenzione degli alunni e capace di sprigionare quelle che sono le esigenze per riuscire a capire la variegata psiche di chi gli sta di fronte. Una mattinata trascorsa forse troppo velocemente, perchè i ragazzi presenti avrebbero voluto continuare nel “ping-pong” delle domande e risposte e comunque incuriositi dalle varie sfaccettature dell’evento che per loro risultava una novità assoluta. “Grazie davvero a tutto il corpo insegnante ed ai ragazzi.-ha detto Annalisa Pusceddu, presidente dell’Associazione “Sport e Salute”-Abbiamo trascorso momenti importanti per fare apprendere ai giovani alcuni dettami di quelle che sono le alternative ad un determinato tipo di dipendenze. Dopo una giornata del genere tutti ci rimarranno nel cuore. Portiamo avanti un discorso di vita, con reali argomenti che toccano tutti”.
Sulla stessa linea anche la coordinatrice didattica dell’Istituto, Lorena Pischedda: “Siamo fieri della collaborazione che va avanti da tanti anni con l’associazione “Sport e Salute”. Anche in questa occasione c’è stato un interesse che ha superato la media. I ragazzi erano attenti e soprattutto partecipi. Ci auguriamo nel proseguire a breve con altri incontri”. Tante le tematiche trattate, per utilizzare gli strumenti in modo corretto e senza lasciarsi trascinare dall’innovazione. Un concentrato di emozioni che ha coinvolto la platea. Francesco, della quarta A, ha mostrato di essere informatissimo sul libro “La città del tablet”, sorprendendo gli stessi organizzatori dell’evento.

SERGIO  DEMURU

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L’opera di Banksi nel l’interpretazione di Irene Urrai e Giorgio Marras in occasione del “tour” all’Infanzia Lieta per “no dipendenze”.

Un’opera discussa, quella di Banksi, ma significativa di nostri tempi. L’originale interpretato da Irene Urrai e Giorgio Marras in occasione dell’incontro con i giovani dell’Infanzia Lieta nel tour “nodipendenze”. Due amanti in un abbraccio distratti dai loro telefoni cellulari, è stata portata in uno show televisivo da Dennis Stinchcombe, leader del “The broad plain boys club”, un gruppo di giovani provenienti proprio dalla città natale di Banksy. Il motivo della comparsata televisiva è la valutazione dell’opera. Il gruppo è in possesso di una lettera rara dell’anonimo street artist nella quale conferma la paternità dell’opera, donata alla fondazione. In aprile il club ha rimosso il lavoro con un piede di porco, per proteggerlo, a sentir loro, da eventuali danni o atti vandalici. Solitamente Banksy condanna la sottrazione delle sue opere dai loro habitat naturali, ma in questo caso ha fatto un’eccezione: «Sono un grande ammiratore del lavoro svolto dal club e sarebbe fantastico se questo potesse aiutare in qualche modo. Questo doveva essere un piccolo regalo visivo per il quartiere ma, a quanto pare, uno finanziario sarebbe stato più utile». Nel tentativo di raccogliere fondi per il centro giovani in difficoltà, Stinchcombe ha deciso di vendere il lavoro per il bene del club: «Sto cercando di vendere il Banksy al prezzo massimo». E in effetti, 670mila dollari è la cifra corrispondente al valore di Mobile lovers, accresciuto anche dalla lettera originale dello street artist, una cifra discreta per riuscire a tenere aperto il club di Bristol.

SERGIO  DEMURU

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Il “villaggio delle alternative” per coinvolgere gli adolescenti verso un futuro senza dipendenze.

Non solo informazione e formazione per la tappa tortoliese del progetto di “Sport e salute”. Un villaggio delle alternative alle dipendenze è stato allestito all’esterno dell’Auditorium, con innumerevoli stand. Le forze ordine con diverse postazioni  di carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di finanze, rappresentanti delle forze dell’ordine che operano quotidianamente sul fronte della repressione e della prevenzione. Ed ancora la spettacolare Lamborghini della Polizia, tra le più gettonate dagli studenti e i giochi di legno, gli scacchi dell’Officina creativa Janas che ha inaugurato di recente il primo circolo scacchistico ogliastrino a Lanusei,   ma anche il laboratorio sul benessere digitale e sull’utilizzo consapevole dei social . Ed ancora il laboratorio  dedicato al Casting con un lavoro in rete di diversi  esperti e a disposizione dei ragazzi e l’arte con il caricaturista Nicola Angius e il musicista Michele Angius . Ed ancora lo sport con il laboratorio di calistenichs tenuto da Simone Loddo.
Dalla scienza all’intrattenimento con Nicola Virdis, star dello show Italia got´s talent grazie al suo Nerd, conosciutissimo personaggio, il passo è stato breve. Con leggerezza, tra siparietti e ricordi personali, è riuscito a ipnotizzare il pubblico. Fra un virtuosismo di giocoleria e uno sketch ha rilanciato con forza il messaggio che ha rappresentato il leit motiv della giornata.  Non è mancata nemmeno una dimostrazione pratica della “vera produzione dopaminica” con Alberto Lui è Fabio Manca impegnati nella spettacolare esibizione di break dance. Ed ancora il  rapporto con i social e la dipendenza dai dispositivo elettronici, con Gavino Puggioni che ha auspicato l’uso dei social “come finestra sul mondo”.
Fabrizio d’Elia, tra i volti più conosciuti della sport in Ogliastra e in Sardegna, ha sottolineato come l’ambito sportivo sia determinante per la crescita individuale. “Col rispetto delle regole  e l’interiorizzazione delle stesse ci si avvicina alla vita reale, di più: si diventa ottimi cittadini. Non tutti diventeranno sportivi di altissimo livello ma questo non è importante”.  
La conclusione dell’intensa mattinata è stata affidata a Dante uno splendido esemplare di pastore belga Malinois, un cucciolone di due anni che la squadra cinofila del Gruppo della guardia di finanza di  Obia utilizza per la ricerca di sostanze stupefacenti. Una dimostrazione che si è conclusa tra gli applausi.

GIUSY  FERRELI

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Anche la Polizia di Stato a sostegno del tour “nodipendenze”.

Anche la Polizia di Stato al fianco del tour per la manifestazione “Nodipendenze” organizzata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Sport e Salute nell’ambito della campagna di sensibilizzazione rivolta agli studenti delle scuole primarie e secondarie sarde. Nello specifico è stato allestito il “Villaggio NO DIPENDENZE”, pensato come un contenitore che ha ospitato giovani, adolescenti, studenti e famiglie a cui sono stati offerti momenti formativi, animativi, artistici e sportivi che hanno invitato i visitatori alla riflessione sui danni provocati dall’uso/abuso di sostanze e strumenti elettronici proponendo alternative ad essi. La partecipazione anche della Polizia di Stato è stata utile per evidenziare ai giovani la funzione sociale delle Forze dell’Ordine e l’importanza di percepire la relazione con esse in termini positivi e non solo repressivi. Di sicuro interesse è stato altresì il tema della dipendenza dai social ed i rischi connessi ad un loro uso non corretto, argomento che è stato illustrato dagli specialisti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica. Sul posto era presente una Lamborghini Urus, l’Ufficio Mobile e un simulatore dotato delle strumentazioni idonee a riprodurre gli effetti negativi dell’uso di sostanze alcoliche/stupefacenti su chi si pone alla guida.

SERGIO  DEMURU

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L’Ogliastra accoglie con successo il tour “no dipendenze”. Coinvolti nel progetto gli alunni e gli insegnanti alla “Fraternità” di Tortolì.

A Tortolì in prima fila gli operatori del Serd della ASL Ogliastra, che si sono messi a disposizione sino a diventare i protagonisti della manifestazione itinerante di “no dipendenze”. L’organizzazione è risultata di livello, curata dall’Asd Sport e Salute, presieduta da Annalisa Pusceddu, supportata da Roberto Betocchi, volto noto di Videolina, ed Alex Musa, conduttore con capacità comunicative non comuni, bravo a coinvolgere la platea di adolescenti, interessati agli argomenti trattati. “Noi portiamo nelle scuole solo messaggi positivi.-ha detto Annalisa Pusceddu-Sia per i giovani che per gli insegnanti. Diamo l’alternativa alle dipendenze, che può essere l’attività sportiva. Da oltre 15 anni con sport e salute ci occupiamo di questi problemi. Dobbiamo ancora crescere per aumentare la frequenza ai nostri incontri e per dare soluzioni ai problemi”. L’evento si è svolto nell’auditorium “Fraternità” di Tortolì ed ha coinvolto studenti provenienti da tutta l’Ogliastra. Il tutto in un clima di grande coinvolgimento, senza dimenticare che il progetto è finanziato dall’assessorato regionale della Pubblica istruzione e da altri sponsor privati che contribuiscono in maniera esponenziale a quelle che sono le progettualità. Gli effetti negativi delle dipendenze sul nostro cervello e l’importanza di rivolgersi a strutture specializzate in caso di necessità sono stati i principali argomenti condivisi. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i ragazzi sui pericoli derivanti da tutti i tipi di dipendenze, dalle droghe ai disturbi comportamentali. La dottoressa Lorena Paola Urrai, direttrice dei servizi socio-sanitari della Asl Ogliastra, ha detto: “Collaboriamo con l’organizzazione di questa manifestazione ormai da anni, ciò che vogliamo fare oggi come Azienda è informarvi, perché se conoscete i rischi legati alle droghe o ai comportamenti che creano dipendenze, potete diventare padroni della vostra vita”. È stata poi la volta della Dott.ssa Roberta Puddu, dirigente del Serd della Asl Ogliastra:   “Ognuno dei nostri cervelli è un universo. È qualcosa di prezioso e come tale va protetto. Quando facciamo qualcosa che ci fa stare bene il nostro cervello libera una sostanza chiamata dopamina, uno dei tanti neurotrasmettitori di quella parte del nostro corpo. La nostra testa, infatti, è programmata per cercare il piacere. Quando introduciamo nel nostro corpo sostanze come le droghe oppure assumiamo dei comportamenti d’abuso, come il gioco d’azzardo, il nostro cervello viene “ingannato”, perché produce dopamina in modo eccessivo ed improprio. Questo ci porta a provare un piacere intenso, ma dannoso”. La stessa dirigente ha poi messo l’accento sull’importanza di affidarsi a centri come il Serd in caso di necessità: “Prima di tutto ci occupiamo di accogliere e ascoltare chi si rivolge al nostro servizio, cerchiamo di capire la problematica della persona che ci si presenta davanti: quando rileviamo una vera e propria dipendenza è molto complesso uscirne fuori, per questo motivo giornate come questa sono importanti. L’accesso al nostro servizio è gratuito e libero, non serve nessuna prescrizione da parte del medico. Fate attenzione alle soluzioni facili che trovate sul web-ammonisce la dottoressa Puddu-possono essere delle truffe».

SERGIO  DEMURU

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All’Istituto Comprensivo n. 3 di Quartu Sant’Elena il confronto fra alunni e Associazione Sport e Salute.

Ennesimo momento di sensibilizzazione del tour “nodipendenze”. All’Istituto Comprensivo n. 3 di Quartu Sant’Elena il confronto fra alunni e produzione del progetto si è svolto in un’atmosfera carica di entusiasmo e voglia di apprendere. Un istituto all’avanguardia basti pensare che ha un contenitore di 600 alunni, dei quali 180 solo nella scuola secondaria. Numeri per nulla trascurabili in un contesto che copre esclusivamente una parte dell’hinterland di Cagliari. Solo un primo tassello con in prospettiva tantissimi programmi da portare avanti da parte dell’Associazione Sport e Salute che ha creato a sua volta il progetto legato alle “nodipendenze”. La presidentessa Annalisa Pusceddu, presente all’evento, ha potuto toccare con mano i progressi che l’organizzazione sta portando avanti in ambito scolastico con un pubblico di giovani sempre in crescendo e più disponibile al confronto con quelle che sono le insidie nel percorso di crescita. La mattinata si è svolta in maniera omogenea, con il conduttore Alex Musa che con il suo “appeal” ha avuto modo di tenere desta l’attenzione e coinvolgere gli studenti in maniera empatica e senza estremizzare, ma facendo leva sul fattore emotivo, che soprattutto in età adolescenziale non deve essere messo in secondo piano. Alex Musa, con le sue conduzioni sempre di livello eccelso, è divenuto con il passare del tempo una colonna insostituibile all’interno dell’organizzazione. Gli studenti hanno partecipato senza tradire emozione ed in tanti hanno voluto intervenire ed esternare le proprie idee al conduttore. Ha lasciato un’impronta positiva l’esibizione del duo acrobatico formato da Fabio Manca e Alberto Lugliè, che con le loro evoluzioni hanno voluto certificare il processo che conduce alla produzione della “dopamina” il  neuro trasmettitore della famiglia delle catecolammine che merita un discorso a parte per la sua importanza.  Superato il discorso tecnico, ha impreziosito la giornata la presenza di Fabio Restante, funzionario della Regione Sardegna, che ha voluto essere presente: “Sicuramente un’iniziativa degna di nota.-ha detto il rappresentante istituzionale-Posso tranquillamente dire che non è il solito progetto che vuol sfruttare i soldi pubblici per poter essere sostenuto, ma una produzione che merita davvero di essere supportata non solo per quest’anno, pure per quelli che seguiranno. Bravi professionisti che riescono a coniugare la conoscenza delle idee che portano avanti e che le sanno trasferire ai giovani”. Una delle esperte in materia è sicuramente Irene Urrai, psicologa: “Il cervello è uno degli elementi più importanti del nostro corpo. Dobbiamo chiederci cosa accade quando si ha a che fare con una dipendenza. C’è un equilibrio stabile che viene modificato a causa di dette dipendenze. Il caso più eclatante è la nicotina. Quando si comincia a fumare allora il cervello si abitua ad essa e non può più farne a meno”. Non sono da meno le dipendenze comportamentali, che toccano la sfera dei telefonini che oramai hanno una doppia funzione considerato che, oltre alle banali telefonate, hanno i collegamenti ad internet e fungono da veri e propri computer tascabili. Nella giornata delle dipendenze ha trovato spazio anche Pierluca Tocco, vice-campione mondiale di pattinaggio artistico ed attualmente campione europeo nella stessa disciplina: “Ora ho quarant’anni ed ho iniziato a fare questo sport da quando ne avevo solo otto.-ha detto-Il tutto l’ho ereditato dalla mia allenatrice storica, Carmen Mascia, la quale mi ha insegnato da bambino i rudimenti di questa disciplina. Aprendo tra l’altro una palestra a Quartu. Di fatto ho incontrato tantissimi ostacoli, derivanti dai pregiudizi istituzionali nei confronti del pattinaggio artistico. Le amministrazioni all’inizio non riconoscevano questo sport, visto che non ha la medesima visibilità di altri. Adesso, dopo 32 anni di attività ho aperto una scuola con 300 alunni che seguono regolarmente i miei corsi”. Prossimo appuntamento del progetto “no dipendenze” a Tortolì, in Ogliastra, mercoledì 17 aprile.

SERGIO  DEMURU