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Psicologia e prevenzione delle dipendenze

Obiettivo principale della prevenzione delle dipendenze è quello di aiutare le persone ad evitare o posticipare l’uso di sostanze psicoattive, o se hanno già iniziato, impedire l’insorgenza di disturbi causati dal consumo delle stesse (uso dannoso o dipendenza). Lo scopo generale della prevenzione dell’uso di sostanze, tuttavia, è molto piú ampio e consiste nel garantire lo sviluppo sano e sicuro del bambino e del ragazzo per realizzare i propri talenti e potenzialità diventando membri attivi della comunità e della società a cui si appartiene. Una prevenzione efficace contribuisce significativamente alla partecipazione attiva del bambino, giovane o adulto nella propria famiglia, scuola, posto di lavoro o comunità. Per estensione questa definizione vale per tutte le dipendenze, comprese quelle comportamentali come per esempio il gioco d’azzardo. Nello specifico, per azioni volte ad “impedire l’insorgenza di disturbi” causati dai vari comportamenti di dipendenza si intendono anche quegli interventi di prevenzione ambientale che mirano ad evitare che, in presenza di un comportamento a rischio, questo si trasformi in vera e propria dipendenza. Il termine “prevenzione” nasce in ambito medico-sanitario e richiama l’idea di “evitare”, “ostacolare”, “impedire” l’insorgere di un evento dannoso. In quest’ambito lo studio causale e lineare dei fenomeni è fondamentale per prevenire ed evitare la comparsa di possibili conseguenze negative. Da qui ha preso le mosse anche l’idea di prevenzione in ambito psicosociale che durante i primi anni del ventesimo secolo ha iniziato ad applicare questo tipo di approccio sulle cause di insorgenza dei disturbi mentali, andando ad agire sui fattori ambientali considerando in modo deterministico la stretta relazione tra gli stessi e i comportamenti problematici.

SERGIO   DEMURU